Il progetto
Il paradosso della povertà nello spreco
Ogni anno 5.1 Milioni di tonnellate di cibo vengono distrutte, e nonostante ciò, 1,6 milioni di famiglie soffrono di carenze alimentari.
gli obiettivi
➤ Definizione di un modello di recupero replicabile
➤Sviluppo ed integrazione
Sperimentazione
➤ Divulgazione dei risultati
L’impatto sociale
Efficienza, efficacia e impatto sociale sono le principali metriche del progetto.
Descrizione progetto
B.W. Richardson
Ogni giorno un gran numero di prodotti alimentari rimane invenduto nei negozi, soprattutto nella grande distribuzione. Le eccedenze sono prodotti vicini alla data di scadenza che possono essere destinati alle persone in stato di bisogno, ma che per la maggior parte vengono purtroppo ancora distrutte a causa delle inefficienze nell’organizzazione della raccolta.
Il team di SIVEQ, Sistema Integrato di Valorizzazione delle Eccedenze alimentari nel Quartiere, parte da questa paradossale coesistenza di povertà e spreco, e intende sviluppare metodi e tecnologie per organizzare efficientemente la redistribuzione agli enti caritatevoli operanti sul territorio che, a loro volta, li redistribuiranno alle persone indigenti.
Il progetto nasce dall’analisi della situazione del Municipio 9 di Milano, un territorio con tessuto sociale molto variegato. Al suo interno sono state mappate 233 onlus attive, con la volontà di coinvolgerne in futuro il maggior numero possibile.
L’obiettivo è utilizzare tecnologie emergenti per la collezione (5G, NB-IoT) e l’elaborazione (Big Data Analytics) dei dati sulle eccedenze alimentari dei supermercati e sviluppare un processo di raccolta che riduca al minimo gli sprechi. Lo scopo ultimo del progetto è la realizzazione di una piattaforma software e hardware per l’ottimizzazione del processo di recupero delle eccedenze che sia a basso costo, replicabile ed adattabile ad un ampio numero di contesti.
Chi siamo

Maurizio Magarini

Marco Melacini

Giulia Bartezzaghi

Giacomo Verticale

Davide Scazzoli

Atul Kamar
